Coronavirus, attenzione alle mascherine chirurgiche: due ore di autonomia e poi diventano pericolose!
Forse non tutti sanno che a prescindere dal prezzo invitante di 50 cents l’una (quando le trovate), le mascherine chirurgiche hanno una vita cortissima e che dopo alcune ore possono addirittura diventare un’arma per il virus stesso. Forse non sappiamo che anche se una mascherina chirurgica è stata fabbricata e riconosciuta come strumento DPI, dopo qualche ora diventa un pezzo di TNT inutile e pericoloso.
E allora tutti a colpevolizzare la Cina per il diffondersi della pandemia nel resto del mondo, tutti pronti a sparare a zero sui prodotti Made in China, e giù battutacce sulla scarsa igiene dei cinesi. Poi però, davanti a un risparmio facile e ad un prodotto di importazione cinese con prezzi stracciati, tutti diventano improvvisamente meno razzisti e più tolleranti, e si scopre che a nessuno veramente interessa se il marchio CE scritto su alcune di queste mascherine è stato taroccato all’origine con la complicità di aziende italiane colpevoli di importare tessuti scadenti con coloranti dannosi per le vie aeree, e che in Europa non passerebbero nemmeno il primo controllo sicurezza. (Ndr: Vedi trasmissione Report su Rai3 del 4 maggio).
Mascherine a marchio CE, una caccia al tesoro dai risvolti drammatici
Ma si sa, per cultura e tradizione, quando noi italiani sentiamo la parola “50 centesimi” ecco che cadiamo sotto l'influsso di un irresistibile incantesimo, e alla fatidica parola: “Risparmio” non ci capiamo proprio più nulla. Hai voglia tu a dire che quelle mascherine provengono proprio dalla Cina e che una gran parte di esse possiede un marchio CE che è stato contraffatto all’origine. E hai voglia tu a spiegare che, per uscire di casa tutti i giorni, sarebbe meglio indossare una mascherina in cotone lavabile e riutilizzabile, soprattutto in estate, dove la pelle respira e la mente si rinfresca. No, in Italia non ci interessa avere il quadro della situazione davanti agli occhi e provare a pensare con la nostra testa, nel belpaese basta solo seguire l’onda del risparmio facile delle mode di massa, un’occhiata al prezzo vantaggioso ed ecco che ci si ritrova ad indossare una specie di straccio pagato pochi centesimi ma che dopo qualche ora non protegge più la nostra salute nemmeno dai pollini di primavera.
Iss: "Un virus sopravvive su una mascherina fino a 7 giorni!"
Sia chiaro, non siamo noi a dirlo, ma niente di meno che il Presidente dell'Istituto Superiore di Sanità Brusaferro, che dichiara: "Le mascherine chirurgiche sono efficaci per due, massimo sei ore”, poi avverte: “Ad oggi non abbiamo strumenti per garantirne il riutilizzo con le stesse performance". Inoltre, Draisci dell’Iss dichiara qualcosa che dovrebbe farci riflettere: "In laboratorio un virus è capace di proliferare fino a 7 giorni su una mascherina!"
Fortuna vuole che i più attenti facciano sempre domande molto mirate agli scienziati nei riguardi della presunta contaminazione del Covid-19 attraverso gli alimenti o tramite le confezioni alimentari, ma per fortuna la risposta dei virologi è unanime: “No, non c'è alcuna trasmissione del virus dagli alimenti all'essere umano". Solo che una domanda nasce spontanea, e non ce ne vogliano i virologi o gli scienziati se cerchiamo semplicemente di fare domande in cerca di risposte sempre più dettagliate visto che si parla della nostra salute: e se a confezionare gli alimenti che troviamo sugli scaffali dei nostri supermercati fosse proprio un operatore con una mascherina chirurgica indossata già da uno/due giorni? Al momento la raccomandazione resta sempre la stessa, se proprio siete fuori casa o al supermercato e non potete pulire il manico del vostro carrello con un panno alcolico per superfici, almeno munitevi sempre di una bustina monodose alcolica di gel igienizzante mani preferibilmente se con una soluzione alcolica oltre il 70%.
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